Esperienze di studio delle pratiche del Tao: Sante

Benvenuti in questa nuova sezione di articoli che raccoglieranno di volta in volte le considerazioni e risultati personali di molti studenti che in questi anni, mesi, giorni stanno imparando a migliorare sempre di più le proprie energie fisiche, mentali, emozionali , ottenendo uno sviluppo spirituale semplice, chiaro e spontaneo.

Questo grazie alla perseveranza di ognuno di noi nel voler studiare se stessi, attraverso la pratica scelta e, un grazie sincero al Maestro Mantak Chia che, da più di 40 anni, si adopera con questi insegnamenti , a semplificare la vita a tante persone in tutto il mondo.

Se ti fa piacere, mandaci la tua esperienza e la pubblicheremo.
Grazie :))

In questo articolo, riportiamo l’esperienza e le osservazioni di Sante nello suo studio delle pratiche Tao.

Buona lettura.

Angela.

Brano a cura di Sante.
“Da cinque mesi effettuo con regolarità le pratiche dell’Healing Tao.
L’effetto più marcato, che ho percepito sino ad ora, è un sostanziale equilibrio interiore ed emotivo che mi ha permesso di affrontare situazioni in cui il “vecchio me” sarebbe scappato mentalmente o, addirittura fisicamente.
L’uso costante di queste pratiche ha fatto sì che acquisissi maggiore consapevolezza del mio corpo, in particolare degli organi interni in cui la mia attenzione non si rivolgeva mai. Indirettamente questo silenzioso e sottile processo ha garantito, quasi automaticamente, uno stato di presenza più duraturo nell’arco dell’intera giornata. Non vedo più la consapevolezza del respiro o di parti del corpo come tecniche impraticabili nella vita quotidiana o confinate in definiti momenti della giornata, ma, come sempre disponibili. Tutto ciò ha poi un riflesso anche su volontà e autostima che con pazienza e determinazione si possono sviluppare ulteriormente.
Le pratiche del Tao che effettuo con maggiore regolarità sono “i sei suoni del benessere” e “l’orbita microcosmica”.
La prima tecnica mi ha stupito sin da subito quando Angela, vedendomi in una situazione di stallo decisionale e forte turbolenza emotiva, con aria decisa mi fa:“così non va. 18 suoni dei reni. Ogni giorno”. Non nascondo lo stupore che provai la prima volta che feci 18 suoni dei reni. Pensieri che prima mi ossessionavano, erano diventati molto più distanti e in un certo senso gestibili.
In generale, questa disciplina mi sta aiutando nell’ottenere più chiarezza in ciò che voglio e a prendere decisioni, anche non facili, con maggiore confidenza.
L’orbita microcosmica, invece, è una formidabile tecnica per riappropriarsi della sensibilità del proprio corpo. Un sentire il corpo dall’interno, a partire da un’attenzione che arriva “da dietro la pelle”. Al di là degli argomenti sull’equilibrio energetico che tale disciplina ristabilisce, il maggiore beneficio l’ho percepito in termini di presenza in quello che mi accade. Crea una connessione tra corpo e attenzione mentale, che genera inevitabilmente una maggiore consapevolezza del momento presente, perché il corpo è sempre nel qui ed ora. Inoltre mi permette, letteralmente, di sciogliere pesanti stati emotivi al collo e al petto, che fuoriescono come bolle d’aria dalle orecchie o dalla bocca.
Questo lavoro energetico, abbinato a una costante autosservazione, mi stanno aiutando a cambiare i pattern emotivi che prima sembravano indissolubili e a sviluppare quella presenza di mente che fa apprezzare il momento presente, “bello” o “brutto” che sia.”
19 Novembre 2018

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