E’ cosi, lo senti dal profondo del cuore, quando, con alcuni posti del mondo, c’è una connessione particolare, più di quanto si possa comprendere: ci sentiamo a casa…una “casa interiore” …ecco, questo è per me la Tailandia.
Il luogo dove, riscopro ogni volta la mia “Bellissima Casa Interiore”…che alcuni chiamano il Tempio di Dio:
è un’opportunità fantastica riconoscere questo tempio divino e svilupparlo giorno per giorno un po’ di più.
In questo ultimo viaggio, ho partecipato al ritiro al buio per due settimane (Darkroom retreat), abbinato ad un programma di detossificazione del corpo, sia sotto l’aspetto degli organi principali quali il fegato, i reni, l’intestino e sia sotto l’aspetto emozionale e mentale: ognuno di noi oggigiorno vive con molteplici connessioni tramite telefono, messaggi, mail, internet,tv, impegni etc.
Quindi da parte mia, sono stata felicissima di spegnere il cellulare appena entrata e, di avere con me pochissime cose da gestire: 4 magliette, 3 pantaloni, 1 felpa, 1 spazzolino, il dentifricio,la crema viso ed il pettine.
Le camere disponevano già di letto, sedia, tavolino, bagno, 1 asciugamano e, appena viene tolta l’elettricità nello stabile per le successive settimane … la vita diventa meravigliosamente semplice…
Uso il termine “diventa” perchè, sin da piccoli siamo stati gradualmente circondati da tanti piccoli oggetti, strumenti, situazioni, emozioni, pensieri a cui dare attenzione.
Estraniarsi dal mondo dei sensi esterni (soprattutto la vista e l’udito) e dedicarsi esclusivamente alle pratiche interiori è stato un “nutrimento appagante”, più del miglior cibo presente sul pianeta.
Con mia sorpresa, non c’è stato mai un attimo di noia davanti a così tanto tempo libero dentro ed intorno a me.
Ogni istante è stato pieno di soddisfazione…quel tipo di soddisfazione ed appagamento che ci fa sentire bene ed amati.
Grazie al grandioso lavoro che ha sviluppato il maestro Mantak Chia, sempre di più supportato da eccellenti collaboratori, mi sono proprio goduta le pratiche yogiche di livello molto raffinato al buio, cosa che in altre tradizioni yogiche, sia in passato che anche oggi, venivano e vengono sviluppati nelle grotte …ma, sappiamo benissimo che, oggigiorno, non è facile trovare la giusta grotta dove meditare..ah ah ah…soprattutto in occidente, trovare un luogo dove il nostro corpo ed il nostro essere possa stare tranquillo senza doversi sottoporre a umidità, incontro ravvicinato con animali locali, mancanza di bagno e cibo molto ridotto…tutto è fattibile, ma inizialmente, per quanto mi riguarda, preferisco arrivarci per gradi :)))
Premetto che, per quanto sia un’esperienza speciale ed affascinante, è meglio arrivare preparati, con qualche base di meditazione o di conoscenza del ciclo dei 5 elementi della medicina tradizionale cinese e soprattutto con una buona pulizia dell’intestino e padronanza del proprio livello emozionale; al giorno d’oggi c’è tanta conoscenza su come pulire o bilanciare le proprie emozioni, e, farsi rovinare la giornata o un’esperienza speciale solo per un banale momento di rabbia, di paura o insoddisfazione, è come bruciare la propria bellissima casa appena costruita…follia.
Quindi, preparatevi; io da parte mia mi darò da fare ad insegnare al meglio tutte le basi per poter comprendere le pratiche che si sviluppano nelle settimane del ritiro al buio.
Colgo l’occasione per ringraziare oltre al Maestro Mantak Chia e i suoi Maestri , tutti i familiari, amici e studenti con cui ho condiviso le mie giornate tailandesi.
E’ stata una grande gioia riconoscere attraverso i loro feedback quanto siamo tutti espressione della stessa energia e siamo tutti connessi e, ognuno di noi , quando migliora se stesso, rende più bello e vivibile questo mondo e aiuta gli altri ad evolvere.
Grazie a tutti, care anime luminose.
Riporto un feedback di Giuseppe che riassume tutti quelli ricevuti in questi giorni.
“E’ bellissimo condividere, seppur separati da spazio e tempo, tante emozioni.
Una cosa entusiasmante di vivere qui e ora è imparare a percepire la semplice complessità del nostro universo interiore e dello stesso che ci circonda.
Penso che quanto si riesce a comprendere tramite un’ “esperienza” diventi parte di un bagaglio intimo, difficile da descrivere in parole o formule matematiche, “semplice” come emozione, “complesso” se portato sul piano della razionalizzazione.”
Articolo a cura di Angela Chirico
Istruttrice Universal Healing Tao
Vicepresidente Associazione Universal Tao Italy.
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